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Comportamenti da considerare a rischio di infertilità negli adolescenti

Sui ragazzi occorre intervenire su comportamenti e abitudini di vita.
È dimostrato che l’effetto tossico del fumo passa tardivamente, richiede un anno, ed è un importante fattore di sterilità soprattutto nella femmina, nella quale aumenta di 1,5 volte la probabilità di ritardare il concepimento di un figlio per un tempo superiore a un anno.
Stupefacenti, cocaina e droghe leggere hanno effetti endocrini e causano un danno proporzionale al consumo, ancora più grave se, come purtroppo avviene spesso, associate all’assunzione di alcool.
Proprio relativamente a quest’ultimo va precisato che non c’è un livello minimo al disotto del quale esso non risulti tossico. Cocaina ed eroina raddoppiano inoltre il rischio di patologie in gravidanza.

Un altro problema dell’adolescenza è rappresentato dalle malattie sessualmente trasmesse, che colpiscono prevalentemente i giovanissimi almeno 4 volte rispetto a persone di età diverse. Sono spesso poco sintomatiche, in particolare l’infertilità di origine tubarica e le infezioni delle vie seminali nel maschio. In tal senso è da raccomandare la vaccinazione contro il papillomavirus (HPV), che non è causa di sterilità ma sembra avere un impatto negativo sugli spermatozoi. La vaccinazione può offrire l’opportunità per un colloquio educativo con le ragazze, spesso ignare dei comportamenti sessuali a rischio. Sono poi fondamentali l’educazione contraccettiva e l’uso del profilattico anche nelle coppie in cui la ragazza già assume la pillola.

L’alimentazione deve essere sana ed equilibrata e l’adolescente deve essere consapevole che la ricerca di performance atletica con supplementi farmacologici (anabolizzanti, di frequente impiego nell’ambito sportivo) può comportare dei rischi per la propria fertilità.
Anche il sovrappeso e il sottopeso causano problemi riproduttivi, aumentando di 2,2 volte il rischio di un ritardo superiore a un anno nel tempo necessario per concepire un figlio. Non dimentichiamo che, oltre alla obesità, è oggi ancor più pericolosa la tendenza alla ricerca di una magrezza eccessiva, che spesso sfocia nell'anoressia.