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Effetti collaterali e rischi della IUI

L'inseminazione è una tecnica poco invasiva e quindi a bassissimo rischio; essa non richiede alcuna manovra chirurgica.
L'eventuale instaurarsi di una gravidanza può aggravare patologie già presenti nel soggetto (diabete, cardiopatie,nefropatie ecc ) in misura analoga ad un concepimento naturale ed in maggior misura in caso di gravidanza multipla.
La condizione di infertilità crea di per sé uno stato di malessere psicologico che può aggravarsi durante il percorso diagnostico-terapeutico. I trattamenti per l'infertilità richiedono grandi energie psicologiche senza altresì garantire il risultato. L'equilibrio personale e della coppia può risentirne in maniera importante e la delusione conseguente al fallimento (soprattutto se ripetuto) può sfociare in depressione, con tutte le conseguenze individuali e relazionali. Per quanto riguarda lo sviluppo psico-affettivo del nuovo nato, i dati della letteratura sembrano confermare che non sia diverso da quello dei nati da concepimento spontaneo (Human.Reprod. Vol 19,n.12, 2004 ; dati dal Report della Organizzazione Mondiale della Sanità del 2002, pag.287).
In alcuni casi può essere proposta alla partner una terapia di lieve stimolazione dell'ovulazione per aumentare le probabilita' di gravidanza; soltanto in questo caso, molto raramente, esistono i seguenti rischi:

  • sindrome da iperstimolazione ovarica (è rarissima nella inseminazione)
  • aumentata incidenza di gravidanze plurime (circa 15%)

In caso di gravidanza plurigemellare, il rischio di parto pre-termine di neonati immaturi è elevatissimo con conseguente aumentato rischio di mortalità peri-natale (4%) o di deficit fisici e psichici nel successivo sviluppo dei nati.
Tra i nati da tecniche di procreazione assistita è maggiore l'incidenza di nati prematuri e con basso peso alla nascita, non soltanto nelle gravidanza gemellari, ma anche in quelle singole (Schieve et al, NEJM 2002). Questo è un fenomeno comunque più frequente nelle gravidanze delle coppie infertili,qualunque sia la terapia utilizzata per ottenere la gravidanza (Sundström et al Acta Obstet Gynecol Scand 1997; 76 : 238).
Non è possibile escludere con certezza assoluta che l'uso dei farmaci utilizzati per la stimolazione ovarica sia correlato con un aumentato rischio di tumori dell' ovaio e della mammella, anche se non esiste a tutt'ora (dopo oltre 40 anni dell'uso routinario di questi farmaci) l'evidenza clinica di questo potenziale effetto collaterale (Fertil.Steril. vol 83 n2, 2005). Nel trattamento di inseminazione la dose dei farmaci è comunque bassa, la minima possibile per gestire la ovulazione.